Oggi ho ritirato il mio primo Mac Book, lo ammetto sono un entusiasta di Apple! Arriva il furgoncino, scende l’autista e mi porta una scatola di cartone anonima, senza scritto nulla. Apro la scatola e mi si presenta la confezione del Mac Book, perfetta, pulita, ordinata e, perfettamente confezionata con un film termoretraibile brillante e liscio. Essendo io nel campo del packaging da 16 anni, non potevo certo lasciarmi scappare un’analisi del tipo di confezionamento usato da un’azienda come Apple, che fa della cura dei particolari uno dei suoi punti di forza.
La scatola del Mac Book non è confezionata con una Flow PAck, non ha neanche dei sigilli adesivi, no, è confezionata con film termoretraibile ed è la dimostrazione visiva di quanto una confezione fatta bene possa rendere un prodotto ancora più esclusivo.
A volte mi capita di dialogare con dei clienti, un po’ restii a passare al confezionamento con film termoretraibile, solitamente obbiettano dicendo che i loro clienti preferiscono la confezione fatta a mano, anche imperfetta, che sembra più aritgianale e rustica.
Vero, un pandolce fasciato a mano sembra fatto proprio pensando a te, molte persone apprezzano quel tipo di confezione, e messe davanti ad una scelta, sicuramente sceglierebbero quella.
Ma che succede se ti dicessi che quella fetta di mercato rappresenta solo una piccola porzione di clientela e la maggior parte delle persone guarda anche la qualità del packaging?
Se ti dicessi che, fermo restando la ricerca di qualità, la tendenza della clientela è quella di cercare un prodotto prima di tutto sicuro e sigillato che non consenta manomissioni, o contatti con l’ambiente esterno ?
Certo avresti sempre la tua clientela, ma fino a quando? Fino a quando arriva una ditta che produce lo stesso prodotto , con la stessa qualità a costi inferiori, perchè va a risparmiare in quei punti che per te sono un costo:
Va a risparmiare su incarto, manodopera e tempo.. usando una macchina che non altera la qualità del prodotto ma velocizza e migliora la qualità e la sicurezza della confezione.
Qui potete vedere la foto della confezione fatta con film termoretraibile, se non fosse per il sottile filo di saldatura non sarebbe neppure distinguibile la plastica.
Perché Apple si avvale di confezioni in termoretraibile ?
Ho provato a fare alcune alcune ipotesi :
- Prima di tutto, la plastica è invisibile e non crea distrazioni tra voi e le immagini evocative della scatola, è subito visibile ciò che avete acquistato, non l’incarto !
- E’ talmente aderente che non si vede, ma rende tutto molto lucido, si nota giusto il filo di saldatura.
- Provate ad aprirla, sottile ma resistentissima !( E questo lo potete sperimentare anche da IKEA)
- Se la rompi, o la rifai con una macchina analoga e un film analogo oppure il pacco è compromesso. Funziona da sigillo di garanzia
- Costa poco ! Il film termoretraibile costa sicuramente meno dei film spessi coestrusi, e i tempi di confezionamento sono molto rapidi
- 100% riciclabille, aziende come questa fanno dell’essere green un aspetto fondamentale.
- L’azienda che confeziona per Apple probabilmente serve anche altre aziende, e il sistema più versatile ed economico è sicuramente quello delle macchine confezionatrici per film termoretraibile.
Ho sempre pensato che dai migliori bisogna copiare ed imparare, se volete una confezione sicura , economica, bella e resistente fate come i migliori, scegliete il confezionamento termoretribile e fatelo con un partner che abbia esperienza, tecnologia e passione. Quali macchine sono indicate per confezionare prodotti di quelle dimensioni? La linea Minipack Torre di cui siamo rivenditori e riparatori autorizzati da 30 anni, copre tutte le esigenze. Presso il nostro show room in Albissola Marina (SV) ne troverete una selezione per fare delle prove con il vostro prodotto.
